eau de parfum

malìa

«Immagina una notte d’estate. Una cena illuminata dalle sole candele smosse da una brezza leggera che profuma di gelsomino in fiore. Alzi gli occhi verso il cielo pensando che non potresti stare meglio, mentre sorseggi il tuo bicchiere di vino bianco ghiacciato e il suo sapore dolce e caldo ti inebria i sensi. C’è la luna piena e come per magia una brina fresca e narcotica, sottile come un sogno, cade dall’alto sui tuoi capelli, sulle tue braccia nude, sulla tua bocca schiusa in un sorriso. Ti togli le scarpe. Cominci a ballare sulle note di una chitarra gitana in sottofondo. Non ti sei mai sentita così bella. Non sei mai stata così bella! Nessuno, da ora in poi, può più smettere di guardarti. La malìa è accaduta.»

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malìa

«Immagina una notte d’estate. Una cena illuminata dalle sole candele smosse da una brezza leggera che profuma di gelsomino in fiore. Alzi gli occhi verso il cielo pensando che non potresti stare meglio, mentre sorseggi il tuo bicchiere di vino bianco ghiacciato e il suo sapore dolce e caldo ti inebria i sensi. C’è la luna piena e come per magia una brina fresca e narcotica, sottile come un sogno, cade dall’alto sui tuoi capelli, sulle tue braccia nude, sulla tua bocca schiusa in un sorriso. Ti togli le scarpe. Cominci a ballare sulle note di una chitarra gitana in sottofondo. Non ti sei mai sentita così bella. Non sei mai stata così bella! Nessuno, da ora in poi, può più smettere di guardarti. La malìa è accaduta.»

malìa

tobe r(osé)

Definita come “la meretrice della profumeria”, nel Rinascimento la tuberosa era vietata alle fanciulle. Si pensava che questi fiori ispirassero pensieri impuri, fossero in grado di condurre ad orgasmi spontanei e al profondo piacere dei sensi. Le raccoglitrici di tuberosa erano considerate al pari delle streghe in quanto si diceva che al loro passaggio gli uomini perdessero la testa inebriati dal profumo e non fossero più in grado di rispondere di se stessi.

malìa

to be r(osé)

Definita come “la meretrice della profumeria”, nel Rinascimento la tuberosa era vietata alle fanciulle. Si pensava che questi fiori ispirassero pensieri impuri, fossero in grado di condurre ad orgasmi spontanei e al profondo piacere dei sensi. Le raccoglitrici di tuberosa erano considerate al pari delle streghe in quanto si diceva che al loro passaggio gli uomini perdessero la testa inebriati dal profumo e non fossero più in grado di rispondere di se stessi.

/ma·lì·a/

Pratica magica che pretende di ottenere effetti soprannaturali, o di determinare comportamenti in altre persone.

/ma·lì·a/

Pratica magica che pretende di ottenere effetti soprannaturali, o di determinare comportamenti in altre persone.

eau de parfum

malìa

Malìa è una fragranza erotica, femminile ma al tempo stesso estremamente elegante. Un accordo narcotico, scandaloso, notturno, raffinato

Grazie al particolare erogatore nebulizzante Malìa può essere stratificato in sottilissime sovrapposizioni di essenza così da dosare il profumo come si preferisce e intensificarlo, qualora lo si desideri, nel corso della giornata.

scopri la fragranza

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malìa

Malìa è una fragranza erotica, femminile ma al tempo stesso estremamente elegante. Un accordo narcotico, scandaloso, notturno, raffinato

Grazie al particolare erogatore nebulizzante Malìa può essere stratificato in sottilissime sovrapposizioni di essenza così da dosare il profumo come si preferisce e intensificarlo, qualora lo si desideri, nel corso della giornata.

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